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Consuenza Medica

Il criterio del TEST BIO ENERGETICO 

Le cosiddette "tecniche di regolazione bioenergetica" (BER) sviluppano nella seconda metà del secolo i criteri dell'elettroagopuntura del Dr.Voll (EAV). In particolare sono derivate dal test riflesso vegetativo (VRT) secondo Schimmel e collaboratori e dalle sue successive elaborazioni. 

Esso si basa sulla rilevazione a livello di quei punti cutanei che presentano una spiccata conducibilità elettrica (generalmente corrispondenti a punti terminali dei meridiani energetici dell’antica medicina cinese), con variazioni di conduttanza/impedenza elettrica.

In pratica si tratta di un contatto virtuale fra un organismo vivente e le variabili (informazioni) frequenziali biologiche.

Vengono quindi cercate da parte del medico operatore delle particolari frequenze elettromagnetiche sulla superficie della pelle creando un circuito fra il paziente e le varie sostanze in esame contenute in fiale secondo una diluizione omeopatica.  

Lo stimolo prodotto da un puntatore, qualora si trovi in particolari situazioni o di risonanza o di dissonanza, elabora un segnale elettrico e sonoro indice delle risposte dell'organismo. Tutto questo è possibile perché l'organismo umano è un sistema cosiddetto aperto o ciberneticamente organizzato, in modo che ogni cellula sia costantemente informata sullo stato di tutte le altre. In pratica si accetta il principio dell'agopuntura cinese, successivamente studiato e accettato nella medicina classica occidentale della teoria embriogenetica secondo la quale i foglietti dell'embrione conservano i rapporti fra entoderma ed ectoderma anche in fase fetale e in età adulta.

 

Il segnale del test. La risposta dell’organismo

 

La comunicazione si realizza attraverso l'organizzazione del "sistema di regolazione di base" di Pischinger ed attraverso scambi di informazione che avvengono sul piano biofisico mediante componenti energetiche (fotoni, fononi, solitoni, etc) 

Com’è noto, l'EAV (elettroagopuntura secondo Voll) consiste nella misurazione correlata di un gran numero di punti del corpo posti lungo il decorso dei meridiani classici dell'agopuntura e di nuovi "vasi" scoperti da Voll. 

Ad ogni punto corrisponde un organo interno o una sua parte, oppure una particolare funzione (metabolica, endocrina, ecc ... ) dell'organismo. In EAV i punti di misurazione principali sono circa 150, ma globalmente ne sono stati individuati più di mille che possono essere testati e messi in relazione tra loro.

 

 

 

I punti di misurazione. Le fiale test

 

La tecnica dei moderni TEST consente invece di utilizzare un solo punto di misurazione, in genere sulla superficie peri-ungueale di un dito della mano. Si valuta attraverso uno specifico filtro rappresentato dalla fiala, la funzione o l'organo che si intende esaminare  

Utilizzando opportune fiale‑test è possibile ottenere un'indicazione attendibile sullo stato di salute dei vari organi e su tutta una serie di condizioni organiche e funzionali (intolleranze alimentari, intossicazione da metalli, interazione con agenti biologici, ecc), oltreché informazioni preventive sulla terapia.

 

 

 

 

l’attendibilità del test 

Il test bioenergetico non pretende tuttavia di ottenere da solo una diagnosi definitiva, ma vuole integrarsi nel contesto dell'indagine diagnostica medica (colloquio, anamnesi, esame obiettivo, diagnostica di laboratorìo e per immagini ecc). Esso offre importanti informazioni supplementari su diversi livelli funzionali dell'organismo umano, ancora non rilevabili attraverso i sistemi diagnostici tradizionali o raggiungibili solo attraverso metodiche al momento molto complesse.

 

 

 

La tecnica di misurazione 

La tecnica di misurazione è relativamente semplice. L'operatore si pone di fronte al soggetto testato che tiene in una mano il manipolo d'acciaio. Sorreggendo la mano libera del paziente, il medico seleziona un punto sul quale va ad esercitare una pressione lieve ma decisa col puntale di misurazione. Sull'apparecchio sarà visibile un valore di misurazione ed un corrispondente livello sonoro (se la funzione suono è inserita). 

La pressione va mantenuta per circa un secondo; con una pressione costante è necessario che sia riportato un valore costante (inteso come il massimo valore raggiunto dall'indice), se ciò non avvenisse considerare le seguenti evenienze.

 

I punti di misurazione

Generalmente un punto di misurazione è sufficiente per condurre l'intero test. In alcuni casi si rende necessario cambiare punto nel corso del test, senza che ne sia alterata l'attendibilità.

Qualsiasi punto di agopuntura (punti elettroconduttivi di circa 2 millimetri quadrati di superficie) si presta alla misurazione. I punti terminali sulle dita si sono dimostrati i più pratici: ricordiamo che il punto terminale si trova in un lieve infossamento reperibile all'intersezione delle tangenti al bordo ed alla base ungueale. 

E' fondamentale che il punto sia reperito al suo esatto centro e che vi sia una pressione perpendicolare (alcuni fanno precedere alla pressione una piccola rotazione del puntale di misurazione, per centrare meglio la fossetta fisiologica posta al centro del punto)

 

La regolazione della sensibilità. Il"disorder control". 

Il requisito fondamentale affinché il punto possa essere considerato valido per la rilevazione è che sia responsivo al fenomeno del "disorder control" 

Una volta individuato un punto idoneo, attraverso il pulsante di regolazione "sensibilità" si tara l'apparecchio in modo che ad una pressione costante sul punto corrisponda alla lettura un valore di circa 80 u.s. 

Occorre sempre ripetere alcune volte la misurazione di base, per assicurarsi di una costante riproducibilità del valore prescelto (con la pratica l'operazione risulterà quanto mai facile). 

Inserendo nel pozzetto porta farmaci le fiale test, e procedendo alla rimisurazione del punto, si osserverà in alcuni casi che, pur applicando la stessa pressione, il valore di misurazione di partenza non viene più raggiunto (evenienza più frequente) o viene superato (evenienza nettamente più rara, ma possibile).

Questo fenomeno è detto "disorder control", ed è la chiave di lettura di tutto il test. Esso è dovuto ad una repentina variazione della conducibilità elettrica del punto e rappresenta la risposta dell'organismo (in chiave si/no) a stimoli adeguati. 

Il disorder control è considerato significativo quando corrisponda ad un calo o ad un aumento di misurazione di almeno 5 u.s., ma con una sufficiente pratica è di regola ottenere disorder control anche di 20 e più u.s.

 

gli accorgimenti per un test ottimale 

Alcune situazioni possono disturbare il test; per evitarle si devono tenere presenti alcuni accorgimenti preliminari che riguardano l'operatore, il soggetto testato e l'ambiente nel quale il test viene svolto. In particolare

il soggetto testato deve:

*non indossare oggetti metallici, elettrici o magnetici, pietre dure, tessuti sintetici;

*essere posto in massima condizione di relax ed essere a sua volta concentrato sul test;

*non assumere farmaci almeno nelle 24 ore precedenti il test; ad eccezione ovviamente di eventuali "salvavita",

*lavare ed asciugare le mani prima del test soprattutto in presenza di cute particolarmente secca (lavare con acqua tiepida) o con eccessiva sudorazione delle estremità;

*non tenere gambe e braccia incrociate. (a soggetti non sufficientemente idratati è bene far bere un abbondante bicchiere d'acqua prima del test.

 

  l'al'ambiente di studio dove viene

 v effettuato il test deve:

*non essere disturbato da campi E.M.: telefoni cellulari, elettrodomestici e strumenti collegati a rete, luci al neon (almeno a 3 metri di distanza, meglio se assenti)

*non sfavorire la concentrazione dell'operatore e del soggetto sul test;  

*evitare strutture metalliche. Le sedie e l'arredamento dovrebbero essere in materiale neutro, possibilmente in legno.

 

Il Pretest Standard dell’OTI TEST

Mentre la maggior parte dei pazienti chiede il test delle intolleranze alimentati, è il pretest l’indicazione più interessante del test bio-energetico.

Composto in gran parte da 86 fiale originali, a ciascuna delle quali corrisponde, in caso di "risonanza" (disorder control) una specifica indicazione fisiologica, patologica o patogenetica fornita dall'organismo stesso del soggetto testato. In altre parole il pretest standard consente al medico di effettuare uno screening bio-energetico preliminare sullo stato generale del soggetto, fornendogli prime indicazioni sulla condizione dei vari organi. In particolare: 

le fiale Cronorgan, composte da complessi omeo‑organoterapici,  si sono rivelate estremamente utili in chiave diagnostica, oltre che terapeutica. Con queste fiale si effettuano il test funzionale "degli organi collegati" (abbinamento funzionale secondo la MTC ) ed il test delle logge energetiche o dei "5 elementi", oltre che ulteriori indicazioni specifiche. 

le fiale Rofran rappresentano l'applicazione in campo diagnostico degli ultimi ritrovati dell’immunopatologia omeopatica, poiché forniscono informazioni sull'interazione tra agenti biologici (infettivi, chimici, ecc ... ) e l'organismo, particolarmente a livello immunitario. 

le fiale Disbiosi sono indicatori della disbiosi intestinale. 

le fiale Causticum sono indicatori aspecifici di intolleranze, focolai, campi di disturbo etc.

 

Il test per le intolleranze alimentari (e dei principali allergeni ambientali)

 

Tarato il punto ad 80 u.s sul paziente, si testano le fiale alimentari dell'apposito kit diagnostico. Le fiale che causano disorder control producono un’oscillazione della lancetta e l’emissione di un segnale acustico.

E’ l’indicazione che l’alimento rappresentato dalla fiala o non è compatibile (dissonanza) con l’organismo del soggetto in esame o gli è estremamente compatibile o addirittura terapeutico (risonanza)

Questa tecnica relativamente rapida è molto utile per stilare diete adeguate; anche se non è in grado di specificare se si tratti di incompatibilità temporanea (metabolica), di intolleranza alimentare vera e propria o addirittura se l'alimento sia al contrario molto indicato per quel particolare soggetto.

Per ottenere questa distinzione si dovranno integrare i dati del test alimentare con quelli eventualmente rilevati attraverso le fiale indicatrici del Pretest standard, nonché ovviamente con l’anamnesi e la valutazione soggettiva del paziente.

 

 

Il test dei farmaci

Alcune volte nell’apparecchio del test vengono applicate le fiale di rimedi farmacologici omeopatici . Lo scopo è di valutare (secondo la risonanza indicata dal disorder control) quali di essi siano particolarmente adatti al paziente in esame La valutazione del rimedio "risonante" con l'organismo fornisce non solo indicazioni di ordine terapeutico (quel rimedio è particolarmente indicato) ma anche di ordine diagnostico consentendo al medico di orientarsi sulle cause del disturbo.